Ciao Karol
Non credo in Dio. Non credo nell'istituzione della Chiesa. Ho sempre pensato che la Chiesa
soffocasse ogni forma di evoluzione. Non capisco come si possa negare ad una donna il diritto di abortire. Capisco i danni fatti dalla chiesa nel corso della storia. E capisco la grandezza di Giovanni Paolo II. Ad un anno dalla sua morte, mi commuovo ancora nel pensare che non ci sia più. Ad un anno dalla sua morte, continuo a compatire Papa Benedetto XVI perchè mai sarà come Giovanni Paolo II, sarà sempre visto e ricordato come il suo successore, ma non si può essere tanto grandi quanto lo è stato lui.

Ripeto: non credo nel Vaticano e nella istituzione che rappresenta, ma riconosco l'immensità di Giovanni Paolo, le cose grandi che ha fatto, la sua forza di volontà e la sua tenacia per cambiare la storia.

Il suo amore per i bambini, quel suo sorriso sempre stampato in faccia, nonostante la malattia. La sua umiltà nel dire, appena eletto " Se sbaglio mi corrigerete". Questo Papa ha rivoluzionato il mondo, la storia, ha viaggiato per tutti i continenti, ha varcato confini impensabili, e non solo geografici, ha chiesto perdono per le malefatte della Chiesa, ha unito il mondo sotto il suo umile sguardo pieno di speranza. E una cosa di cui gli sono grata: l'ha fatto a prescindere dalla parola di Dio.
Giovanni Paolo II è il papa di tutti, va oltre il concetto di religione. Egli ne era al di sopra. Si è guadagnato il rispetto di tutti: cattolici, atei, mussulmani, buddisti.... il rispetto di tutti, perchè prima di essere papa, Giovanni Paolo II era un uomo.
Non credo in Dio, ma mi auguro che ci sia un posto tranquillo e sereno, dove Papa Giovanni II possa fare lunghe passeggiate come era solito fare quando ancora la malattia non lo aveva consumato.